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Theatro Polare - Articoli filtrati per data: Marzo 2012

Gli allievi del laboratorio Spazio Vivo Giovane

Nel 1932 Henri Gheòn, inginocchiandosi di fronte a un cristo di faggio di pregevole fattura venerato in Belgio da oltre un secolo, sperimenta un forte rapimento spirituale. Nasce in quel preciso istante l’ispirazione per l’opera “le Chemin de la Croix”, sacra rappresentazione della passione di Gesù, che trae dallo stile drammaturgico antico l’elevatezza del concetto e dal moderno l’essenzialità della parola. Una parola scarna e talvolta disadorna, incisiva sempre e per alcuni aspetti quasi aggressiva, espressione del dramma dell’uomo conquistato dalla croce di Cristo dopo un lungo travaglio interiore.

  • di Henry Géon
  • regia di Mauro Giosi
  • con Elena Ceccarini, Raffaello Corbanese, Marco Laurentini, Letizia Lozzi, Monia Martini, Valentina Vitale e il Coro della Parrocchia Nostra Signora di Lourdes
  • rappresentato nel 2011 - 2012
Pubblicato in Spettacoli

Venerdì 23 Marzo e Domenica 25 Marzo alle 21

Chiesa N.S. di Lourdes, Albuccione - Guidonia (Rm), Piazza Eugenio de Mazenod

Ingresso libero ad offerta

Regia di Mauro Giosi

con:
Elena Ceccarini, Raffaello Corbanese, Marco Laurentini, Letizia Lozzi, Monia Martini, Valentina Vitale
e il Coro della Parrocchia Nostra Signora di Lourdes

Nel 1932 Henri Gheòn, inginocchiandosi di fronte a un cristo di faggio di pregevole fattura venerato in Belgio da oltre un secolo, sperimenta un forte rapimento spirituale. Nasce in quel preciso istante l’ispirazione per l’opera “le Chemin de la Croix”, sacra rappresentazione della passione di Gesù, che trae dallo stile drammaturgico antico l’elevatezza del concetto e dal moderno l’essenzialità della parola. Una parola scarna e talvolta disadorna, incisiva sempre e per alcuni aspetti quasi aggressiva, espressione del dramma dell’uomo conquistato dalla croce di Cristo dopo un lungo travaglio interiore.

Tutta l’azione dell’opera, che si avvale indifferentemente dell’ausilio narrativo e interpretativo di alcune persone, si potrebbe paragonare alle riflessioni cocenti di dolore e di amore che nascono nell’animo dell’uomo di fronte alle sofferenze patite da cristo durante gli episodi della sua passione. L’effetto che si ricava da questo impasto simultaneo di parole ed azioni è di grande suggestione.

Fattosi uomo di teatro, il convertito Gheòn dà respiro alla parola, tanto a quella essenziale del verbo quanto a quella istintiva dell’umanità, pronunciata dagli attori che in questa via crucis sono sette.
Ma la rappresentazione che di essa ci danno porta in realtà ognuno in mezzo ad una folla della quale fanno parte Maria e le Pie Donne, Pilato, gli apostoli, il cireneo, i carnefici ma soprattutto il popolo mentre Gesù è assente come figura fisica sulla via del Golgota, perchè in realtà è già dentro a quella moltitudine che vive e commenta la passione.
Come noi.

tel. 331.1524524 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.theatropolare.it


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