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Venerdì, 20 Novembre 2009 18:44

In alto mare

Nella pièce tre clown neri e un bianco, aggressivi, intolleranti e spietati, sono costretti sulle polverose assi di una zattera a giocare il loro ruolo, al quale sono stati predestinati: un mare scuro e immobile li circonda costringendoli alla sfida.
Li anima un "linguaggio automatico", preesistente alle loro reali emozioni e al loro pensiero, che li costringe per logica a perseguire una inevitabile soluzione: "dobbiamo mangiare uno di noi".

I loro caratteri si cristallizzano in forme maschere di teatro un po' clownesco; come lo spazio è forma cristallizzata, espressione, nella sua fissità, del loro rassegnato isolamento.
Mrożek scrive In alto mare nel 1961, pensando alla situazione sociale e politica del regime del suo Paese. Il testo è chiaro e sorprendentemente attuale, facilmente riconducibile alla condizione storica e sociale del presente: in esso si riconoscono i caratteri del nostro contemporaneo, tranquillo, occidentale meriggio di regime.
Giacomo Andrico

  • di: Slawomir Mrozek
  • regia di: Mauro Giosi
  • con: Naufrago Grosso Mauro GIOSI Naufrago Medio Lucio DOMINICI Naufrago Piccolo Daniele MARGOZZI Postino Laura DI PASCASIO
  • musiche di: Andrea TERZULLI e Marco MARINI
  • rappresentato nel: 2009
Letto 789 volte Ultima modifica il Lunedì, 04 Novembre 2013 19:20

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