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Mauro Giosi

Mauro Giosi

Gli allievi del laboratorio Spazio Vivo Giovane

Nel 1932 Henri Gheòn, inginocchiandosi di fronte a un cristo di faggio di pregevole fattura venerato in Belgio da oltre un secolo, sperimenta un forte rapimento spirituale. Nasce in quel preciso istante l’ispirazione per l’opera “le Chemin de la Croix”, sacra rappresentazione della passione di Gesù, che trae dallo stile drammaturgico antico l’elevatezza del concetto e dal moderno l’essenzialità della parola. Una parola scarna e talvolta disadorna, incisiva sempre e per alcuni aspetti quasi aggressiva, espressione del dramma dell’uomo conquistato dalla croce di Cristo dopo un lungo travaglio interiore.

Sabato, 22 Gennaio 2011 17:55

Pene d'amor perdute

Il laboratorio teatrale SpazioVivoGiovane in un lavoro tratto dall'omonima commedia di Shakespeare, rappresentazione collettiva che ha visto giovani dai 15 ai 30 anni per la prima volta impegnati a ricercare un modo "altro" in cui raccontare una storia al di là di quello che accade.

È il tentativo di ricostruire le intenzioni, i desideri, le aspirazioni non solo dei personaggi, ma dell'intera opera, e di materializzarli ad un pubblico accorto.

Venerdì, 12 Ottobre 2012 17:49

La Locandiera

Mi caschi il naso se avanti domani non l'innamoro...

Il testo ruota intorno alla figura di Mirandolina che gestisce una locanda in cui è corteggiata dal Conte di Albafiorita e dal Marchese di Forlipopoli che ne sono innamorati e dei quali deve attirarne i favori perchè sa che da loro dipende la sua sopravvivenza e il successo della locanda.

Lunedì, 06 Dicembre 2010 14:15

Pene d'amor perdute - laboratorio SVG

Il laboratorio teatrale SpazioVivoGiovane presenta un lavoro tratto dall'omonima commedia di Shakespeare, rappresentazione collettiva che ha visto giovani dai 15 ai 30 anni per la prima volta impegnati a ricercare un modo "altro" in cui raccontare una storia al di là di quello che accade.

21 - 22 gennaio 2011 ore 20.45 | 23 gennaio 2011 ore 16.30

Sala San Francesco - B.M.V di Loreto, Piazza Lauretana 1 - Guidonia M. (Roma)

Regia di Mauro GIOSI

Con: Elena Ceccarini, Silvia Cintioli, Raffaello Corbanese, Laura Di Pascasio, Vanessa Galati, Jasmine Gandini, Letizia Iannotta, Marco Laurentini, Sara Laureti, Letizia Lozzi, Stefania Pace, Cecilia Ruta, Giulia Sarnelli, Piero Savastano, Mirko Sotorino, Valentina Vitale

Costumi: Lucrezia Parissenti, Antonella Sasteni

È il tentativo di ricostruire le intenzioni, i desideri, le aspirazioni non solo dei personaggi, ma dell'intera opera, e di materializzarli ad un pubblico accorto.

Giovedì, 20 Settembre 2012 00:00

La Locandiera

Mi caschi il naso se avanti domani non l'innamoro...

L'associazione è lieta di presentare

"La Locandiera" di Carlo Goldoni

venerdì 12 e sabato 13 ottobre alle 21
e domenica 14 ottobre alle 18

all'interno del cartellone della VII edizione di TeatroFestivalCittà, presso il Teatro Vittori di Montecelio

Regia di Mauro Giosi
Scenografie e allestimento di Roberto Corbanese e Paolo Pagliardini

con:
Laura Di Pascasio, Daniele Margozzi, Stefano De Paolis, Lucio Dominici, Angelo Galdi, Jasmine Gandini, Giulia Marinelli, Umberto Troiani.

Ingresso euro 5.00

INFOLINE PER PRENOTAZIONI   tel. 3667492757
(dal lunedì al venerdì ore 15-19)

Il testo ruota intorno alla figura di Mirandolina che gestisce una locanda in cui e? corteggiata dal Conte di Albafiorita e dal Marchese di Forlipopoli che ne sono innamorati e dei quali deve attirarne i favori perche? sa? che da loro dipende la sua sopravvivenza e il successo della locanda.
A sua volta diventa corteggiatrice per piglio del Cavaliere di Ripafratta, il quale ha dimostrato atteggiamenti e convinzioni sprezzanti sull’universo femminile. Tutto cio? accade davanti agli occhi di Fabrizio, aiutante della protagonista alla quale era stato promesso dal padre prima di morire, che vede i “rivali” come minaccia e fonte di gelosia e sofferenza per il suo cuore.

In questo intreccio di relazioni seducenti arrivano le due commedianti che, con spirito giocoso e senza indugio, si lanciano anch’esse nel gioco della seduzione, burlandosi del marchese e del conte.
Una messinscena in cui si è stati attenti a togliere la cipria e le parrucche dei personaggi goldoniani esaltandone i vizi e le virtu?. Un’estrema sintesi dell’amore non inquadrato in un contesto idilliaco nel mondo del fantastico e del meraviglioso ma gettato nella quotidianita?: ambito dove si confrontano ogni giorno ancora oggi la ragione da una parte (quella del cavaliere a non innamorarsi e quella di Mirandolina per farlo innamorare) e del sentimento dall’altra (il trasporto generoso puro e sincero di Fabrizio).
Mercoledì, 18 Aprile 2012 10:09

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PER IL LABORATORIO TEATRALE 2013-2014

Venerdì 23 Marzo e Domenica 25 Marzo alle 21

Chiesa N.S. di Lourdes, Albuccione - Guidonia (Rm), Piazza Eugenio de Mazenod

Ingresso libero ad offerta

Regia di Mauro Giosi

con:
Elena Ceccarini, Raffaello Corbanese, Marco Laurentini, Letizia Lozzi, Monia Martini, Valentina Vitale
e il Coro della Parrocchia Nostra Signora di Lourdes

Nel 1932 Henri Gheòn, inginocchiandosi di fronte a un cristo di faggio di pregevole fattura venerato in Belgio da oltre un secolo, sperimenta un forte rapimento spirituale. Nasce in quel preciso istante l’ispirazione per l’opera “le Chemin de la Croix”, sacra rappresentazione della passione di Gesù, che trae dallo stile drammaturgico antico l’elevatezza del concetto e dal moderno l’essenzialità della parola. Una parola scarna e talvolta disadorna, incisiva sempre e per alcuni aspetti quasi aggressiva, espressione del dramma dell’uomo conquistato dalla croce di Cristo dopo un lungo travaglio interiore.

Tutta l’azione dell’opera, che si avvale indifferentemente dell’ausilio narrativo e interpretativo di alcune persone, si potrebbe paragonare alle riflessioni cocenti di dolore e di amore che nascono nell’animo dell’uomo di fronte alle sofferenze patite da cristo durante gli episodi della sua passione. L’effetto che si ricava da questo impasto simultaneo di parole ed azioni è di grande suggestione.

Fattosi uomo di teatro, il convertito Gheòn dà respiro alla parola, tanto a quella essenziale del verbo quanto a quella istintiva dell’umanità, pronunciata dagli attori che in questa via crucis sono sette.
Ma la rappresentazione che di essa ci danno porta in realtà ognuno in mezzo ad una folla della quale fanno parte Maria e le Pie Donne, Pilato, gli apostoli, il cireneo, i carnefici ma soprattutto il popolo mentre Gesù è assente come figura fisica sulla via del Golgota, perchè in realtà è già dentro a quella moltitudine che vive e commenta la passione.
Come noi.

tel. 331.1524524 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.theatropolare.it


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